Premesso che:

Il Governo Italiano offre delle agevolazioni fiscali, comunemente note come “ ECO BONUS“, per chi volesse sostituire la propria caldaia. Attualmente sarebbe possibile usufruire di detrazioni fiscali del 65% dall’IRPEF o dall’IRES.

 

Dal primo Giugno 2017, in ottemperanza al Regolamento Regionale del 03.04.2017, è stato reso accessibile il sistema informativo regionale riguardante gli impianti termici e gli impianti per la climatizzazione invernale ed estiva degli edifici, denominato “CRITER” (Catasto Regionale degli Impianti Termici).


Sostanzialmente, si tratta di un archivio informatico Regionale, nel quale, entro il 31.12.2019, ultima proroga salvo eccezioni,  si dovranno inserire le informazioni ed i dati riguardanti sia gli impianti termici di potenza superiore a 10 kW che quelli di climatizzazione sia estiva che invernale con potenza superiore a 12 kW.

 

Spieghiamo di seguito quali sono le regole

che disciplinano  la pulizia e la manutenzione

 

La manutenzione ordinaria  della caldaia e l’analisi di combustione (con rilascio del bollino calore pulito,  sono obbligatorie per legge. La revisione della caldaia obbligatoria va espletata  secondo la periodicità indicata sul libretto delle istruzioni della caldaia che c’è stata montata a casa. Il Decreto del Presidente della Repubblica numero 74 del 2013, che disciplina la materia riguardo il funzionamento degli impianti di riscaldamento, indica alcune regole e determinati parametri a seconda della potenza termica dell’impianto. In caso di guasti o se la caldaia dovesse dare  problemi sarà necessario chiamare un tecnico del riscaldamento o una ditta abilitata per legge.

 

 

Il costo della revisione e la manutenzione ordinaria della caldaia

Il costo della revisione/manutenzione della caldaia può variare da 60, 80 oppure 120 euro, a seconda dei casi, e bisogna, ovviamente, rivolgersi a una persona competente che può essere sia l’installatore,  sia un manutentore specifico addetto all’assistenza di caldaie anche plurimarca.

Non vi è alcun obbligo di rivolgersi ad assistenti autorizzati, perché autorizzati lo sono, ma solo dall’azienda costruttrice. La legge dice che chiunque iscritto alla C.C.I.A.  che abbia quindi ottenuto i requisiti di legge in materia di manutenzioni e installazioni di apparati a gas ed elettrici per riscaldamento domestico e industriale, può operare su qualsiasi marca e le aziende produttrici, sono obbligate a fornire a chiunque tutti i ricambi originali.   

Nel caso in cui l’appartamento sia affittato, il costo della manutenzione spetta all’inquilino che è anche responsabile dell’impianto in caso di mancanza di deleghe ai manutentori. 

La manutenzione ordinaria della caldaia consiste nel controllo di delle parti della caldaia più utilizzate generalmente soggette a logorio e deterioramento, come la camera di combustione, le guarnizioni di tenuta, il ventilatore e gli elettrodi di accensione (candelette) e una generale pulizia della caldaia da polveri, rugiada acida e residui della combustione presenti nella caldaia.

 

Generalmente noi della Reggiana Gas, nell’ambito di piani di manutenzione programmata, per evitare dimenticanze da parte dei nostri clienti,  li contattiamo direttamente poco prima della scadenza, annuale o biennale, per organizzare l’intervento. Inoltre, sui modelli di rapporto dei controlli di efficienza energetica, annotiamo tutte le manutenzioni effettuate e quelle da effettuare, riportando la data prevista per il prossimo controllo della caldaia.

È molto importante che le verifiche  vengano effettuate periodicamente e che il proprietario di casa o l’affittuario se ne ricordino: un malfunzionamento della caldaia causa dispersioni dannose per l’ambiente e la nostra salute, oltre innalzare i costi della bolletta per una drastica riduzione dei rendimenti. 

Riepilogando; la legge predispone  che il controllo venga effettuato a regola d’arte e che l’addetto alla manutenzione ordinaria e straordinaria  della caldaia effettui il controllo di efficienza energetica e ne riporti i dati sul libretto d’ impianto apponendo la propria firma.

 

Il libretto della caldaia e le regole di conduzione

La compilazione del libretto di impianto termico cui si riferisce la deliberazione di giunta regionale 1578/2014 è obbligatoria per tutti gli apparecchi di climatizzazione invernale ed estiva, sia esistenti che di nuova installazione. La Regione Emilia-Romagna prevede la compilazione elettronica del libretto nella piattaforma web Criter (Catasto regionale impianti termici).

 

Chi è responsabile dell’esercizio e della manutenzione dell’impianto termico? L’occupante, a qualsiasi titolo, in caso di singole unità immobiliari residenziali; il proprietario, in caso di singole unità immobiliari residenziali non locate; l’amministratore, in caso di edifici dotati di impianti termici centralizzati amministrati in condominio; il proprietario o l’occupante

Manutenzione ordinaria dell'impianto termico: sono le operazioni previste nei libretti d'uso e manutenzione degli apparecchi e componenti che possono essere effettuate in luogo con strumenti ed attrezzature di corredo agli apparecchi e componenti stessi e che comportino l'impiego di attrezzature e di materiali di consumo d'uso corrente: amministratore delegato in caso di edifici di proprietà di soggetti diversi dalle persone fisiche

 

Costo bollino Regione Emilia Romagna
generatori a gas


inferiori   a 35 kW             7€
da 35  – 100 kW             28€
da 101 – 300 kW           56€
superiori a 300 kW        98€
 


 

 

 

Il "bollino calore pulito" della caldaia

Per quanto riguarda, invece, il bollino calore pulito della caldaia, ossia il controllo fumi, la legge è chiara e stabilisce tempi precisi: ogni 2 o 4 anni. La legge non si limita solo a stabilire l’obbligatorietà, ma anche le cadenze del tipo di impianto e di combustibile usato:per le caldaie con potenza superiore a 10 kW e inferiore a 100 kw, che funzionano con combustibile liquido o solido, i controlli vanno effettuati ogni 2 anni;

  • per le caldaie con potenza superiore a 10 kW e inferiore a 100 kW, che funzionano a gas, metano o GPL, i controlli vanno effettuati ogni 4 anni, motivo per cui la maggior parte degli impianti in Italia è proprio così;

 

  • per impianti termici con potenza superiore a 100 kW, che funzionano con combustibile liquido o solido, i controlli vanno effettuati una volta l’anno;

 

  • per le caldaie con potenza superiore a 100 kW, che funzionano a gas metano o GPL, i controlli vanno effettuati ogni 2 anni.

Importante è ricordare che le verifiche eseguite dagli ispettori della sicurezza su sistemi di riscaldamento con caldaie o climatizzatori a pompa di calore non hanno un disciplinare unico. Le Province e i Comuni con più di 40.000 abitanti stabiliscono essi stessi la regolamentazione sui controlli ufficiali.

 

 

 

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